Ciro Scognamiglio

TESTIMONIANZA

          Mi chiamo Ciro SCOGNAMIGLIO, sono nato a Torre del Greco in provincia di Napoli (ITALIA). Sono cresciuto in una normalissima e tradizionale famiglia cattolica, dalla quale ho ricevuto dei buoni insegnamenti morali che mi hanno permesso di vivere una buona infanzia ed una buona adolescenza senza grosse problematiche.   Ringrazio Dio per la mia famiglia di origine, sono stati preziosi!

          Certo gli insegnamenti ricevuti mi sono serviti ad evitare, per un tempo,  tante situazioni sconvenienti e pericolose, ma il mio problema più grosso era quello di non avere Gesù nel mio cuore, di non averlo accettato come mio personale Salvatore e Signore.  Attenzione non ho detto che non credevo in Gesù, anzi io avevo fede in Dio, solo che vivevo una  vita non governata da Lui, ma da me stesso (o sarebbe meglio dire: governata dal principe di questo mondo). Infatti sono cresciuto come la maggior parte dei miei coetanei, facendo le tipiche e normali esperienze che gli adolescenti e giovani della mia generazione, a Napoli, facevano.   

          Ripeto, avevo fede in Dio e qualche volta questa fede mi ha anche aiutato ad evitare di prendere delle strade pericolose con conseguenze gravi nella mia vita. 

          Ma il mio rapporto con Dio era un rapporto di “servizio”, quando mi serviva Lo chiamavo e Lo facevo uscire dal cassetto, ma quando non mi serviva più Lo richiudevo nel cassetto e Lo tenevo fuori dalla mia vita.

         Come dicevo, sono cresciuto in perfetta conformità con gli adolescenti e i giovani della mia età e della mia città, ho cominciato infatti a 12 anni a fumare sigarette,  arrivando a 21 anni che finivo due pacchetti di marlboro al giorno; ero abituato a mentire all’occorrenza e senza sentirne lo scrupolo; avevo la cattiva abitudine di rubacchiare piccole somme di soldi dal portafoglio dei miei genitori ed occasionalmente anche fuori di casa, laddove l’occasione me lo permetteva, per poi  spenderli tutti nelle sale giochi e per comprare le sigarette;  ben presto è arrivato il periodo degli eccessi dell’alcool e degli spinelli prima di andare nelle discoteche (solo oggi mi accorgo di quante volte Dio ha protetto la mia vita e non ha permesso che mi succedesse nulla di grave);  nella sfera sessuale, avevo dei seri problemi, iniziando dalla pornografia e tutte le pratiche ad essa collegate, per poi ben presto perdere la mia verginità, ho cominciato fin da subito ad avere diverse relazioni con tante donne, fino ad arrivare al punto che, il mio maggior legame, era il sesso, non riuscivo più a farne a meno ed avevo sempre esigenza di conoscere nuove ragazze per usarle per i miei scopi per poi metterle da parte.

            Leggendo queste cose oggi da cristiano convertito a Cristo, dico:  ahimè che vita che conducevo! . . . ero veramente sottomesso al governo di satana;  ma in realtà io mi sentivo un bravo ragazzo, ripeto provenivo da una buona famiglia, ero anche uno sportivo, già dall’età di 15 anni facevo l’arbitro federale di calcio e, visto l’ambiente che frequentavo, dovevo anche vestire sempre in modo elegante, sapevo ben presentarmi come un ragazzo distinto, avevo una buona dialettica che non mi serviva solo con le ragazze, ma anche in tante altre occasioni della vita, mi sentivo uno “in gamba” e lo ero anche per alcuni miei amici.  Inoltre a 19 anni sono già entrato in Polizia, quindi avevo da subito un buon salario sicuro, che mi permetteva di avere diverse cose che i miei coetanei non avevano, avevo un’autorità riconosciuta dalla società, visto che ero un Pubblico Ufficiale ed avevo, a soli 19 anni, un’arma sotto la giacca 24 ore al giorno.  Ricordo che già da subito mi conformai con lo stile professionale del poliziotto napoletano: diventai molto violento e siccome la usavo con i “malviventi” mi sentivo anche giustificato ed orgoglioso nell’esserlo (… anche in questa occasione mi accorgo, solo oggi, quanto Dio mi ha veramente preservato anche in quest’area … viste alcune esperienze personali che non è utile narrare).

             Avevo circa 20 anni, non mi mancava nulla, avevo tutto quello che un ventenne della mia generazione poteva desiderare.  All’inizio provavo molto piacere a fare tutte le cose che ho ben descritto sopra ma, con il passare del tempo notavo che questi eccessi non mi arrecavano più molto piacere, infatti ad un certo punto della mia vita facevo quello che facevo, solo perché ero costretto a farlo, perché mi ero costruito un immagine e dovevo difenderla.   Mi accorsi ben presto che stavo cambiando che non ero più me stesso, che stavo indossando una maschera e stavo vivendo una vita che sentivo non essere la mia.    Avvertivo che dentro di me c’era un Ciro diverso, da quello che si presentava in pubblico, e la cosa peggiore era che, questo Ciro interiore, stava sempre di più scomparendo per fare spazio all’altro freddo, spietato e senza Amore.

             Ricordo proprio come fosse ieri, era notte ero nella mia stanza, nel mio letto e non riuscivo a dormire, non era successo nulla di diverso dagli altri giorni, ma una crisi profonda si stava infiammando in quella che pensavo fosse la mia coscienza.   Feci volontariamente una rapida analisi della mia vita e riscontrai, con grande amarezza, che non c’era nulla nella mia vita di cui andare fiero, non stavo costruendo nulla che avesse veramente valore e la cosa peggiore che mi venne chiara nella mente era che io non provavo più Amore (e non mi riferisco all’amore Eros, … ma all’amore AGAPE).      

             Ricordate? … vi ho detto che io credevo in Dio e spesso pregavo (o meglio recitavo delle preghiere preconfezionate), ma quella sera decisi di non pregare ma di parlare con Lui come parlassi ad un amico (quella sera forse fu la prima volta, nella mia vita, che pregai veramente), il Ciro che stava morendo fece finalmente sentire la sua voce, dissi a Dio che io sapevo che Lui esisteva (credere in Dio non basta e non salva, anche il diavolo ed i demoni credono in Dio, anzi loro hanno un’idea molto chiara di Lui e della Sua Potenza, l’efficacia sta invece nell’aprirGli il nostro cuore e permetterGli di agire nella nostra vita esercitando il “libero arbitrio”)  e che desideravo che Lui facesse qualcosa per cambiare profondamente e radicalmente la mia vita, ricordo che Gli chiesi diverse cose specifiche collegate ad alcune aree della mia vita personale, ma la cosa più importante che chiesi a Dio era: … di provare AMORE !.    Forte no? … Chiedere Amore a Colui che è: AMORE!

              Poi mi addormentai, pensando di avere dato sfogo alla mia coscienza e tolta un po’ di pressione alla mia crisi, ma in realtà, senza nemmeno rendermene conto, esercitai il mio libero arbitrio e chiesi a Dio di intervenire nella mia vita per cambiarla.   Lo autorizzai a fare quello che desiderava fare, fin dal giorno della mia nascita, cioè entrare in comunione con me, ristabilire un rapporto personale con me.  Geremia 1:5 «Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato …»

                La mia vita sembrava scorrere nello stesso modo di prima, ma Dio stava già preparando la strada per il mio ravvedimento.

                Passò circa un mese da quella sera ed avevo quasi dimenticato tutto, ma Dio non aveva dimenticata nessuna delle mie parole e nessuna delle mie richieste.

                Era una notte di dicembre del 1994, ero in servizio notturno a Napoli all’interno della stazione di Piazza Garibaldi, una ragazza brasiliana di nome Claudia insieme a delle sue colleghe vennero nell’Ufficio di Polizia a chiedere delle informazioni, io, che come mio solito, ero molto cordiale con le belle ragazze fornii subito tutte le informazioni utili e poi mi offrii di accompagnarle, con un mio collega, a mangiare qualcosa in un bar nelle vicinanze perché era una zona molto  pericolosa.  Dialogando con questa ragazza avvertii già da subito che c’era qualcosa di strano, ma non capivo cosa, ma era una sensazione molto buona.  Alla fine riuscii ad ottenere il suo numero di telefono con la promessa che sarei andato a Roma a visitarla quanto prima, ma lei mi disse che ci saremmo potuti vedere forse solo a gennaio perché, di lì a poco, sarebbe andata in Brasile, dalla sua famiglia, per le festività natalizie,… poi prese il treno e partì.   Ricordo che mi venne uno strano e pazzo desiderio di salire su quel treno e partire per Roma con lei, cosa che non feci ovviamente perché ero in servizio.

                  Ricordo che non riuscivo a dimenticare questa ragazza brasiliana di nome Claudia, lasciai credo almeno 5-6 messaggi nella sua segreteria telefonica chiedendole di richiamarmi appena tornava in Italia.

                  Lei intanto partì per il Brasile, dove successe qualcosa di straordinario nella sua vita, incontrò la sua famiglia totalmente cambiata perché avevano tutti accettato Gesù come personale Salvatore e Signore …… e Dio, che aveva già ben preparato la strada, fece in modo che anche lei aprisse il suo cuore a Lui (leggete la testimonianza di Claudia e capirete come Dio opera in modo perfetto verso coloro che lo invocano) e non solo, lei ricevette subito lo Spirito Santo.

                  Finalmente arrivò il giorno del ritorno di Claudia in Italia, a distanza di pochi giorni si crearono le condizioni affinchè lei mi chiamasse, subito mi precipitai a Roma e cominciammo a frequentarci.  La cosa che ricordo in modo chiaro, che per me era molto strano, è che con questa ragazza ero diverso, ero me stesso, non sentivo l’esigenza di indossare nessuna maschera con lei e questo mi faceva stare bene.     

Ecco che il piano Divino raggiunse il suo culmine!

 

                  Una sera, ricordo che Claudia mi raccontò in modo minuzioso l’esperienza che aveva fatto in Brasile ed il fatto che lei aveva accettato Gesù nel suo cuore e che qualcosa di profondo era successo dentro di lei.  Ad un certo punto le mi fece questa domanda: “… ma tu credi in Dio ?”;   quando lei mi fece questa domanda cominciai a ricordare il dialogo che, circa due mesi prima, avevo avuto con Dio quella notte nella mia stanza e, quasi come se mi assentassi per un momento, ricominciai a connettermi con Dio.  Una voce quasi udibile in modo naturale mi disse: “…ti ricordi quella sera nella tua stanza quando parlavi con me e mi facesti quelle richieste ? ecco io ti sto dando tutto quello che mi hai chiesto … e molto di più!;   cominciai a sudare freddo, non capivo cosa stava succedendo, ma poi condivisi con Claudia tutto quello che avevo vissuto e lei mi rassicurò dicendo che era Dio che stava operando nella mia vita.

                  Dopo alcuni combattimenti che ebbi interiormente, decisi di cominciare a leggere la Bibbia e a parlare in modo chiaro a Dio chiedendo a Lui, e solo a Lui, conferma di tutto quello che mi stava succedendo e Dio, con grande pazienza, rispose, attraverso la Bibbia, ad ogni mia domanda, fino ad arrivare all’ultima domanda che Gli feci, con la promessa che non avrei più dubitato sul Suo piano per la mia vita se solo mi avesse risposto in modo chiaro a quest’ultima domanda.  Ecco che aprii il libro di:  Esdra 1:1 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola del SIGNORE pronunziata per bocca di Geremia, il SIGNORE destò lo spirito di Ciro, … …. …. !   Come avevo promesso a Dio questo mi convinse definitivamente che era Lui che stava interagendo con la mia vita. Ricordo che piansi come un bambino che chiesi perdono di tutti i miei peccati e che qualche tempo dopo andammo in una piccola chiesa di Roma chiamata “Cappella dei miracoli”, guidata dal pastore brasiliano Guido Sangiorgi, dove accettai Gesù nella mia vita come personale Salvatore e Signore e dove, insieme con mia moglie, ci battezzammo in acqua.

                   Ebbi subito un radicale cambiamento, Dio mi diede la Grazia di spezzare subito il mio legame con il fumo (fumavo 40 sigarette al giorno), il legame insano con le donne e, per la Sua Grazia, non sono mai più stato con un’altra donna al di fuori di mia moglie e tanti altri graduali e positivi cambiamenti che mi hanno permesso di fare l’esperienza della nuova nascita, descritta nella Bibbia (vangelo di Giovanni 3:3-7).

                   Nel mese di dicembre del 1996 ho sposato Claudia e ci siamo trasferiti in Calabria, in quanto avevo ricevuto il trasferimento al Commissariato di Lamezia Terme.

                   Dio ci ha guidati nella chiesa dove poi abbiamo continuato la nostra crescita spirituale, la chiesa “Emmanuele” di Catanzaro del pastore Ranieri Van Gent, dove ancora oggi insieme a mia moglie, finchè Dio ce lo permetterà, serviamo il Signore.

                   La mia era una vita senza alcun valore, destinata alla morte eterna, ma Dio ne ha fatto una cosa preziosa nelle Sue mani e mi ha donato la vita eterna.

                   So con certezza che non ha ancora finito, sono convinto che Dio deve ancora e molto lavorare nel mio cuore e che le cose migliori nella mia vita deve ancora compierle …… ed io desidero che lo faccia al più presto.

                   Grazie Padre per la tua fedeltà e per aver risposto alla mia richiesta di aiuto.

                   Dio desidera stravolgere ogni vita in modo positivo devi solo chiederglielo ed autorizzarlo a lavorare nella tua vita.

 

Dio ti benedica abbondantemente … e possa lo Spirito Santo toccare il tuo cuore …

 

 Ciro SCOGNAMIGLIO